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UTMB: CI SIAMO!

Finalmente siamo entrati nella settimana che tutti gli amanti dell'UTMB aspettano tutti gli anni, quella in cui i migliori atleti di tutto il mondo si sfidano intorno alle valli del Monte Bianco per conquistare la gloria. Molto più di una semplice gara di Trail Running, chi l'ha fatta la descrive come un viaggio in grado di trasmetterti sensazioni indelebili nella mente per tutta la vita.

Proprio di sensazioni parliamo in questo articolo. Una chiacchierata con il nostro atleta del Team Mud and Snow Marco Gubertche ha avuto la fortuna di vivere questa gara per la prima volta l'anno scorso e che in queste righe proverà a trasmetterci le emozioni e la gioia provata nella sua fantastica avventura.

Marco Gubert: il mio UTMB

Personalmente sono sempre stato attratto dal salire in alto, raggiungere qualcosa, essere in un punto dove puoi vedere tutto ma allo stesso tempo nessuno si accorge di te..


Ho sempre frequentato le gare e gli eventi sportivi in genere ma da quando ho iniziato a correre circa 7 anni fa piano piano ho imparato molte cose che mi hanno fatto cambiare prospettiva e a volte anche opinione sulle persone e sui comportamenti che possiamo vedere in loro.


Mi piace molto osservare la gente quando vado a una gara, mi piace vedere come si vestono gli atleti più forti, che materiali utilizzano, quali scarpe usano e, quando c'è l'occasione di scambiare due parole sono curioso di sapere tutto, quale crema per i piedi? Che integratore per i sali? E le maltodestrine? "Io ne metto sempre troppo poche"


A volte mi rendo conto che poi però di tutte queste informazioni non me ne faccio nulla, o quasi perché anche io come loro alla fine ho le mie idee..le mie convinzioni e poi il tempo di provare ed effettivamente verificare che faccia al caso mio..vabbè dai intanto uso questo che almeno lo conosco..


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Insomma ecco parlavamo di UTMB.. quella corsetta che fa praticamente il periplo della montagna dove si narra sia nato l'alpinismo.. 


[NDR Nel tardo 1700' Un simpatico scienziato Ginevrino lanciò una sfida offrendo 3 ghinee - (monete d'oro corrispondenti a circa 3 stipendi medi dell'epoca)- a chi sarebbe riuscito a scalare la vetta dell'allora nominato Monte Maledetto.


Parlarne ora fa ancora più strano perché a quei tempi ciò che facciamo noi per sfida e divertimento in tempi relativamente brevi una volta sarebbe stato impossibile e oltremodo insensato pensando alla vita senza tutte le comodità che abbiamo oggi.


Da buon osservatore come vi raccontavo ho sempre cercato di rubacchiare qualche informazione e farmi raccontare delle storie sulla gara che viene considerata forse come la più importante tra gli Ultratrail a livello internazionale..


Esistono gare più lunghe più tecniche più estreme, magari più belle e pure economiche ma l' UTMB è l'UTMB ! E finché non ci sbatti la testa dentro non puoi dire la tua..


Appunto perché o la ami o la odi..come ogni cosa ci sono i pro e i contro, esistono libri, video, interviste e un sacco di materiale interessantissimo per chi vorrebbe provarci, una volta che ti sei iscritto puoi anche partecipare gratuitamente ad un programma di preparazione che l'organizzazione ti invia in modo da avere una vaga idea di come periodicizzare gli allenamenti in funzione di arrivare a fine agosto nelle migliori condizioni.


Ci sono una valanga di servizi, (sia gratuiti che a pagamento) che ad altri eventi sono impensabili, quest'anno in maniera più decisa rispetto al passato, è stato deciso di chiudere molte strade per esempio.

Ed esiste una rete fighissima di trasporti GRATUITI per chi ha pagato il pettorale e, ad una cifra onesta per gli accompagnatori..

al Village Trail nel centro di Chamonix è come tornare bambini, anzi meglio!


Ci sono tutte le migliori marche di giocattoli, North Face, Salomon, Hoka, Compressport, petzl, Garmin ecc e basta strisciare la carta per essere felici.


Alle basi vita c'è davvero tanta tanta roba (sempre se non passi nel gruppone e arrivi che ci sono 200 persone davanti ai tavoli) tutti sono gentili e il tifo ti fa dimenticare la fatica per qualche attimo..

 

Tanti pensieri gireranno in testa nei giorni prima della gara e quando sarai arrivato finalmente lì a Chamonix 🤩


Finché, pochi secondi prima dello START quando sentirai le note di Conquest of Paradise di Vangelis e la pelle ti si arriccia tutta, percepisci la vibrazione di migliaia di mani che battono ritmicamente..

Il cervello comincia a lavorare, conto alla rovescia, 10,9,8..

Battiti in aumento, gente che inizia a spingere.


Non sai da che parte dovrai correre ma sai che siete tanti, davvero tanti e non puoi permetterti di avere attimi di esitazione.. 7,6,5..


Con le mani ripassi la posizione di tutto quello che c'è nello zaino, gel, giacca, 4,3..


Occhiali, frontale..cerchi nel pubblico un volto familiare ma è impossibile tutto si muove anche la gente attorno a te, 2,1


Esplode qualcosa, musica a tutto volume, un FIUME di persone con un sogno, un' obbiettivo, molti non arriveranno nemmeno a metà strada, tanti dopo qualche km saranno già distrutti ma in quei pochi secondi, per qualche centinaio di metri, tutti dal primo all'ultimo avranno le stesse emozioni, la stessa carica che solo la partenza di una gara di questa portata sanno regalare.


Già quei pochi minuti valgono il prezzo del biglietto.


Arrivare a Les Contamines all'imbrunire (per i più veloci) e approntare la prima vera salita verso il Rif. La Balme con i falò accesi e centinaia di persone che urlano e suonano campanacci è da pelle d'oca, la gente anche nei paesini un po' dispersi è sempre molto calorosa e ti concede sempre un sorriso o qualche parola di incoraggiamento..


Per non parlare dell'accoglienza a Courma, (dove alla base vita è essenziale organizzarsi bene perché il tratto che verrà subito dopo è molto impegnativo e per la maggior parte in salita.)

Noi italiani abbiamo una marcia in più nel far stare bene le persone ed empaticamente fare le cose giuste senza che chi abbiamo di fronte debba necessariamente chiederlo..


Ricordo ancora una signora anziana ma molto arzilla che da qualche parte nei pressi del Rif Bertone vedendomi arrivare tutto infreddolito mi avvicina con una tazza di thè bollente e io senza doverlo chiedere la vedo tornare subito con dell'acqua per renderlo bevibile.

Sono piccole cose, magari molti non se ne rendono neppure conto ma mentre sei in lotta con te stesso per andare avanti e ti butteresti li per terra a dormire queste piccoli gesti d'amore sono come benzina fresca nel motore, ti si accende qualcosa dentro e riesci a vincere i tuoi demoni.


Ricordo dei sentieri da sogno che scendono i verdi pascoli svizzeri, disegnati alla perfezione, praticamente delle piste da sci in versione single track dove se hai gamba puoi scendere tranquillamente ai 4.00"/km , riguardando qualche video sul Tubo mi sembra di essere ancora lì, sotto al sole del mattino appena superata la crisi nera degli oltre 2500mt del Col Ferret..


Scorrendo il profilo altimetrico della gara si scoprono tre simpatiche salite molto simili, relativamente corte e ripide da 1300mt si sale a 1800, si scende a 1300 e si risale a 1900 per scendere ancora a 1300 e risalire in maniera brutale a 2100 MT dello spettacolare belvedere a La Tète aux Vents, il tutto in meno di 30 fighissimi km in cui troverete se non ricordo male ben 6 ristori.. cioè ok la gara sarà anche dura ma è praticamente impossibile dire che non ci sia modo di fare rifornimento e trovare un punto d'appoggio sicuro..vuol dire molto, meno cose nello zaino = meno peso sulle gambe.


Potrei andare avanti citando ogni singolo passaggio, salita, fontana.. Tanti dettagli che mi sono rimasti in testa, promesse che ho fatto a me stesso in gara che una volta arrivato sono svanite come neve al sole..

 

Lo stato d'animo e la "Batteria" sono quasi più importanti dell'allenamento o meglio ne sono parte a tutti gli effetti e giocano una parte "pesante" nella bilancia dei valori..


Io arrivai in partenza ad UTMB in ottimo stato di allenamento ma in pessimo stato di riposo e stress, fino a pochi giorni prima della gara ancora non ero sicuro di riuscire a partire, facevo due lavori per un totale di abbondanti 12 ore al giorno, tornavo a casa e andavo a correre, dormivo meno di 4/5 ore a notte.. Ero arrivato davvero al mio limite.


Come obbiettivo mi ero dato le 24 ore che tutt'oggi credo sarebbero alla mia portata..ma conoscendomi, se e quando vorrò riprovarci dovrò attentamente preparare le cose al meglio senza lasciare nulla al caso, il riposo in primis!


Direi che il miglior consiglio che posso dare a qualcuno che andrà ad UTMB la prima volta:" cerca di fare del tuo meglio, ma quando arriverà il momento,

e arriverà per forza.

Scala una marcia e goditi il viaggio perché è molto più di una gara.."


E la cosa bella è che c'è ogni anno e quindi si può sempre fare meglio 😉👍🏻


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