Uno studio dimostra che il trail running è un più potente anti-stress rispetto alla corsa sull’asfalto, e infatti… “trail running” significa… correre sui sentieri.
Se, da un lato, qualsiasi attività che comporti la corsa può apportare benefici alla nostra salute mentale, uno studio condotto dalla Stanford University, in California, ha dimostrato che tali benefici si moltiplicano se il contesto in cui si corre è immerso nella natura.
I benefici dello sport non sono solo fisici; infatti, correre ci aiuta a sbarazzarci dello stress e dell’ansia di tutti i giorni, sempre più pieni di tutti i tipi di impegni.
In sostanza, correre… anche su strada… ci aiuta a liberare la nostra mente.
Ma non tutti gli ambienti che si prestano alla corsa hanno il medesimo impatto in tal senso; lo studio ha evidenziato il grande impatto che fare jogging nella natura ha nell’aumentare le conseguenze positive derivanti da attività fisica.
Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences”, ha studiato gli effetti della corsa in natura paragonata a quella effettuata negli ambienti urbani. Correre nei boschi, sentirsi liberi, magari con della frutta secca in tasca, e l’acqua nello zaino idrico. La conclusione è chiara e ha dimostrato che lo sport svolto in luoghi come foreste o montagne produce una maggiore libertà per il cervello.
Nell’esperimento, un gruppo di persone ha svolto una corsa in un ambiente naturale, mentre l’altro gruppo l’ha svolta in un ambiente urbano. Entrambi i gruppi hanno completato 90 minuti d’orologio, correndo alla stessa intensità, ma solo il gruppo che l’aveva fatto in natura aveva abbassato i propri livelli di ciò che è nota come “ruminazione“, ovvero la capacità di concentrare l’attenzione sui sintomi che causano stress e ansia mentale.
Ma l’esperimento non si è fermato qui: dopo avere analizzato entrambi i gruppi (grazie ad una risonanza magnetica) si è constatato che il gruppo che era in contatto con la natura ha mostrato minore attività nella regione del cervello che è associata con l’insorgenza di malattie mentali.
L’attività fisica nella natura aveva alterato la configurazione del cervello, mentre coloro che erano stati in un ambiente urbano non hanno beneficiato di questi effetti.
“Sembra che ci sia qualcosa legato all’attività fisica in ambienti naturali che abbassa la nostra preoccupazione, la nostra ansia ed altri pensieri negativi. Grazie alla tecnologia, abbiamo visto che questi cambiamenti avvengono realmente nel cervello. Questo è davvero affascinante!” ha enfatizzato Greg Bratman, direttore dello studio.
Pertanto, i benefici della corsa in natura sono ancora più significativi di quella svolta in ambiente urbano.
ha affermato Bratman.
La prossima fase dello studio effettuato da Bratman si concentrerà sui meccanismi per cui la natura è in grado di apportare tali cambiamenti nel cervello, anche se una delle teorie ha a che fare con il fatto che nella natura ci sentiamo meno minacciati, quindi la risposta allo stress è molto inferiore rispetto a quando siamo in mezzo alla folla, al traffico o al rumore costante.
Correlato a ciò, vi è anche il fatto che con la migrazione costante dai villaggi alle città, i livelli di incidenza della depressione sono aumentati nel corso degli ultimi due decenni.
Quindi, dice Bratman:
Quindi cosa aspetti, fuggi dalla città e rilassati in mezzoalla natura praticando lo sport che ami.
Buon Trail!